Il binocolo è uno strumento ottico che ha origini antiche, come è antica la necessità da parte dell’uomo di utilizzare uno strumento ottico in grado di osservare soggetti lontani e dettagli in altro modo invisibili. Il fascino di questo strumento è innegabile, tanto che viene utilizzato non solo per un uso professionale, ma anche per un uso domestico.

Strumenti ottici

Il binocolo è uno strumento ottico che, a differenza degli altri strumenti ottici, presenta una caratteristica unica ovvero la visione binoculare e si tratta di un vantaggio non da poco! Altri strumenti ottici, come:

  • la lente d’ingrandimento,
  • il microscopio,
  • il cannocchiale, il telescopio.

Un binocolo è il risultato di due cannocchiali uguali messi insieme agganciati a un cardine centrale che può muoversi manualmente in modo tale da regolare la distanza inter-pupillare. Entrambi gli occhi saranno impegnati nell’osservazione che, proprio per questo, risulterà più confortevole e piacevole.

La storia del binocolo

Il binocolo ha origini lontane, è figlio del cannocchiale, che nasce dalla combinazione di due lenti. Quando si parla di cannocchiale il pensiero va immediatamente a Galileo Galilei, ma a dire il vero, i primi cannocchiali comparvero in Olanda nei primi anni del ‘600. I primi erano formati da un piccolo tubo in ottone o in piombo e avevano una capacità d’ingrandimento limitata (di circa due o tre volte l’oggetto osservato a occhio nudo). Più tardi, Galileo utilizzando lenti più potenti riuscì a costruire un cannocchiale da ben 30 ingrandimenti. Un’ottima capacità di ingrandimento, quindi, ma il campo visivo? Ecco, questo era il limite del cannocchiale, perché alla capacità d’ingrandimento non corrispondeva l’ampiezza del campo visivo.

Un cannocchiale potente era anche molto pesante e quindi molto complicato da utilizzare senza il supporto necessario. I modelli più recenti di cannocchiali, così come di binocoli, sono invece in grado di essere facilmente maneggevoli, risultando poco ingombranti e leggeri.

Dal cannocchiale al binocolo

I primi cannocchiali presentavano le immagini disturbate da strani colori. Successivamente venne compreso che per ovviare a questo inconveniente si sarebbero dovuti costruire dei cannocchiali molto lunghi, a tal punto che il loro utilizzo avrebbe incluso necessariamente tutta una serie di funi e altro per sorreggerlo e orientarlo verso il punto di interesse. Fu Newton, dopo la metà del Seicento, a comprendere che l’immagine di un cannocchiale presentava problemi con i colori, proprio perché la lente obiettiva separa i colori che compongono la luce. Nacque così un nuovo strumento di osservazione, ovvero il moderno telescopio. Anche quest’ultimo era uno strumento tradizionale che permetteva di osservare gli oggetti lontani tramite un solo occhio. Fu dal telescopio che nacque il binocolo, ovvero lo strumento che si caratterizza da una visione binoculare, rispetto a questi che abbiamo fin qui analizzato (cannocchiale e telescopio)

Finalmente, nel 1854, nacque il binocolo, ad opera di Ignazio Porro, che partendo dal cannocchiale binoculare, introdusse due prismi in grado di rinviare avanti e indietro i raggi luminosi e permettendo in questo modo di accorciare notevolmente le dimensioni dello strumento e renderlo anche facilmente portatile.

I vantaggi della visione binoculare

La differenza tra uno strumento monoculare e uno binoculare riguarda il fatto che in quest’ultimo caso entrambi gli occhi sono interessati all’osservazione. Ciò comporta la necessità di regolare la messa a fuoco sul singolo oculare (sia quello di destra che quello di sinistra). Ogni binocolo deve avere la regolazione diottrica in grado di garantire una visione ottimale.

Alcuni modelli di binocoli regolano la diottria su entrambi gli oculari, mentre altri modelli danno la possibilità di regolare il singolo oculare. Quest’ultima soluzione è senz’altro da preferire perché permette di regolare ogni occhio in base alle diottrie, evitando una messa a fuoco unica (al centro degli oculari).